Il libro
Principalmente ho scritto questo libro, perché sentivo quasi il bisogno
di comunicare a più persone possibile il mio pensiero e dato che non
sempre si ha l'opportunità di parlare ed essere ascoltati, ho deciso di
scrivere perchè … quando si scrive, nessuno ti può interrompere.
Sentivo il bisogno di esteriorizzare tanti disagi che probabilmente
provano tante persone, bisogna portarli fuori, parlarne, cercare di
risolverli, non li si deve nascondere e soffocare. Forse ci accorgeremo
di non essere i soli a provarli, o forse ci daranno la forza per
affrontare tutto quanto. Vorrei precisare che tutto quello che scrivo
non ha la pretesa di essere una “legge universale”, mi rendo conto che
ci sono delle differenze tra persone e persone, fra città e città,
regione e regione, nord e sud. Non voglio neanche si pensi che io abbia
la presunzione di dire alla gente cosa o come fare. In questo piccolo
libro ho raccolto una serie di considerazioni personali sulla vita.
Quanto sia bello vivere, la gioia di vivere, come ci si potrebbe
impegnare per vivere meglio, come si potrebbe fare per godere appieno
questo immenso dono che ci è stato concesso. Spero Vi piaccia e che
magari possa essere utile a qualcuno. Grazie per l’attenzione che mi
avete dato, Vi auguro buon divertimento, buona lettura e … buona vita!
Brevi stralci
Dall’introduzione:
L’Italia è un paese bellissimo!
Pizza, pasta, la moda, il Colosseo, la Costa Smeralda, la torre di Pisa,
tutte le sue incantevoli città piene di tutto, la dolce vita, le donne
bellissime con un carattere caldo forte e deciso.
Penso che moltissime persone possano condividere questa mia
affermazione. La maggior parte di queste persone sono turisti stranieri
e persone di un ceto sociale elevato.
Chi sta più in basso condivide in parte questa frase dato che vivendoci
conosce, anche contro il proprio volere, tutti i lati negativi nascosti
in questo paese.
C’è da dire che il paese in se è veramente meraviglioso, gran parte
delle persone che lo gestiscono un po’ meno.
Da qualche parte ho letto che l’Italia è la decima potenza a livello
mondiale (ancora), ed io penso che forse molte persone non sanno tutto
quello che ci succede o fanno finta di non vedere. Ogni volta che
ascolto il telegiornale o leggo il giornale rabbrividisco e, con
rammarico e sdegno penso che non finirò mai di stupirmi, dove andremo a
finire se continuiamo di questo passo?
Dal libro:
Più si cresce e più si diventa saggi o almeno si dovrebbe. Con il
passare degli anni si acquista un senso diverso della vita e si vede il
mondo, le gioie, i dolori insomma, il concetto di vivere sotto un
aspetto diverso. Si guarda indietro nel passato e si rivedono tanti
piccoli ricordi e situazioni che hanno caratterizzato la nostra
esistenza, ci hanno aiutato o forse costretto a diventare quello che
siamo. Come si sa per nessuno è facile affrontare le vicissitudini e le
situazioni che ogni giorno ci si presentano e che cambiano in qualche
modo il nostro modo di fare e di pensare. Ogni giorno ci troviamo ad
affrontare problemi ed a prendere decisioni che direttamente o
indirettamente, influenzano la nostra esistenza. Tutto questo è
diventato così “normale” che noi non ci facciamo più caso.
… La vita, l’essere al mondo sono una cosa stupenda e se ci è stata
concessa questa “grazia”, dovremo cercare di sfruttare al massimo questa
nostra possibilità, non dobbiamo assolutamente dimenticarci che ogni
giorno chissà sotto quale forma, ci verrà chiesto di pagare un tributo
per sdebitarci.
Biografia
Gianmario Camboni (1975) è nato a Sassari, ha vissuto in un paesino
della provincia, dove ha trascorso la sua giovinezza fino all’età di 21
anni. Una volta conseguito il diploma, dopo diversi anni di vani
tentativi, la ricerca del lavoro, legata alla voglia d’avventura e di
libertà, lo hanno spinto all’estero dove vi ha trascorso svariati anni.
Dopo avere fatto vari lavori e molteplici esperienze, è arrivato di
nuovo da dove era partito.
“Massime di un minimo” è il suo primo libro.