Poesie

Libera Mastropaolo

 


 

 
 

LA CONTADINA

 

Al pozzo ch’è davanti casa sua,

si abbevera la donna con la sporta;

sta andando nel suo orto,

fiduciosa,

a raccogliere qualcosa per la cena.

Fiera,

adesso che ha la cesta piena,

si allarga con lo sguardo tutt’intorno,

e fissa, intenso,

il tramontar del giorno.

Ringrazia il cielo

per la sua giornata,

le mani unite in segno di preghiera…

il sole cala

e viene giù la sera.


 

 

 

TU SEI AMORE

 

Dove volgo il mio sguardo
per vederTi?
Ti cerco negli occhi smarriti
di un bimbo abbandonato,
nella forza di un fallito,
che non si sente finito;
nel coraggio di una mamma
che non dà via la sua creatura.
Lì Ti trovo,
in quell’angolo di mondo abbandonato,
dove un bimbo piange;
in questo luogo dove un uomo lotta per farcela;
in quel reparto di maternità,
dove è nata una vita.
Tu sei qui,
Signore,
sei lì,
sei ovunque pulsa l’amore.


 

 

 

SPERANZA

Danzano,

nel silenzio della notte,

propositi e speranze;

rincorre,

la mente lontana,

leggeri pensieri;

s’affaccia, sul mondo malato,

un mondo d’amore.

Che sia sogno o realtà

solo il cielo lo sa.

La speranza, per tutti,

e vita nuova sarà.


 

 

 

A GESU

 

Cosa pensavi sopra a quella croce

quando, umiliato,

percosso e deriso,

donavi a tutti il sorriso

del perdono?

Meriterei essere abbandonato,

prepotente e saccente

qual sono:

io,

che di virtù cristiane non ho proprio niente;

ma tu mi abbracci

come il padre buono

accolse il figlio,

dopo il degrado e l’abbandono.

A Te il mio grazie e la mia riconoscenza

perché mi attendi

nell’infinito della Tua pazienza.


 

 

 

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