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***SALVATORE QUASIMODO*** |
Fresche di fiumi
in sonno
Ti trovo nei felici approdi,
della notte consorte,
ora dissepolta
quasi tepore d' una nuova gioia,
grazia amara del viver senza foce.
Vergini stelle oscillano
fresche di fiume in sonno :
e ancora sono il prodigo che ascolta
dal silenzio il suo nome,
quando chiamano i morti.
Ed e' morte
Uno spazio nel cuore.
Autunno
Autunno mansueto, io mi posseggo
e piego alle tue acque a bermi il cielo,
fuga soave d' alberi e d' abissi.
Aspra pena del nascere
mi trova a te congiunto ;
e in te mi schianto e risano :
povera cosa caduta
che la terra raccoglie.
Rifugio d' uccelli notturni
In alto c'e' un pino distorto ;
sta intento ed ascolta l' abisso
col fusto piegato a balestra.
Rifugio d' uccelli notturni,
nell' ora piu' alta risuona
d' un battere d' ali veloce.
Ha pure un suo nido il mio cuore
sospeso nel buio, una voce ;
sta pure in ascolto, la notte.